Uno spettacolo teatrale ideato da Luca Cecchelli per conoscere Janis Joplin, affascinante adolescente inquieta avvolta nel mito rock

Il Teatro del Buratto compie una nuova tappa teatrale nel proprio percorso di attenzione alle tematiche giovanili legate alla sfida e al disagio del diventare grandi, del realizzarsi nel passaggio all’età adulta trovando nuove interazioni nella relazione con sé stessi, con gli altri e con la società. «Un percorso fatto di scelte difficili, cadute e conquiste, errori e vittorie, che da tempo stiamo raccontando attraverso alcune nostre produzioni, basandoci in particolare sul confronto con i giovani delle scuole secondarie e con i loro referenti adulti (genitori, docenti, educatori)», spiega Franco Spadavecchia, direttore artistico e produttore. «Ad esse ora si affianca questa novità ideata dal giornalista Luca Cecchelli, uno spettacolo che trae spunto da una figura affascinante e inquieta, avvolta dal mito del rock che rivive nella sua personalissima voce: Janis Joplin». Titolo della pièce: “JANIS – Take another little piece of my heart”, in scena al Teatro Bruno Munari di Milano dall’1 al 3 ottobre.
(Live a Gröna Lund, Svezia, 1969)
4 ottobre 2020. A 50 anni dalla tragica scomparsa di Janis Joplin, leggendaria artista rock anni ’60, una giovane attrice (Marta Mungo), fan della cantante, si chiede se sia possibile portare in scena oggi uno spettacolo che possa degnamente celebrarla, raccontandola autenticamente. Chi era Janis Joplin? Qual è il vero volto della ragazza che si cela dietro l’immagine hippie, tutta sex drugs and rock’n’roll, consegnata alla storia?
Sarà proprio ripercorrendo le tappe biografiche della prima assoluta icona femminile bianca del rock che, tra lettere, articoli, pagine di diario, memorie, aneddoti e ovviamente musica, in un dialogo metateatrale con il suo fidato tecnico di scena (Davide Del Grosso), l’attrice tenterà di riportare alla luce non solo l’appassionante carriera musicale e i successi della Joplin ma anche il profilo più intimo di Janis.
Dietro la maschera della trasgressività c’è un’insicura adolescente di Port Arthur, una “little girl blue” del Texas, che graffiando la vita e urlando al mondo la sua voglia di essere amata, tra note blues e soul, sfide perse e conquiste, ha lottato per cercare in 27 anni di vita il suo posto nel mondo. Quello di una ragazza dalla voce eccezionale che sognava una vita normale.

Una riflessione sullo straordinario talento di una teenager dalla voce inarrivabile che porta inevitabilmente a meditare anche su tematiche quali il rapporto tra la propria essenza e ciò che il successo vuole farti diventare, così come il vero senso dell’ “interpretazione di un personaggio” di fronte ad un pubblico. Si compone in questo modo il quadro di questa Little girl blue (perfetto titolo di una sua canzone) che, sempre in bilico tra rischio e desiderio, continua a rappresentare un emblema per ogni gioventù.

(Qui in uno scatto di fine anni ’60)
«Nell’era 2.0 si possono sicuramente trovare informazioni su Janis Joplin come capitolo della storia del rock, mito musicale della controcultura anni ’60 o esponente del Club dei 27 insieme a Jimi Hendrix, Jim Morrison e Amy Winehouse. In questo racconto teatrale però si può avere occasione di conoscerne più da vicino il lato personale e soprattutto poetico, più che documentaristico. Mi auguro per gli spettatori usciti dalla sala che non solo (ri)scoprano la Joplin, attraverso le tappe più appassionanti e le più belle canzoni della sua carriera ma che possano legare più nettamente anche un volto e una vicenda ad un nome. Il nome di una giovane inquieta spesso oscurata dal mito. E invitare i giovani spettatori a riflettere insieme sui suoi “perché”, forse molto vicini anche ai loro. Anche se magari non espressi con altrettanta voce».
Luca Cecchelli

JANIS. Take another little piece of my heart
Ideazione: Luca Cecchelli
Testo, video e regia: Davide Del Grosso
In scena: Marta Mungo e Davide Del Grosso
Luci: Marco Zennaro
Direttore di produzione: Franco Spadavecchia
Produzione: Teatro del Buratto
Lo spettacolo sarà in scena per delle anteprime su invito e su prenotazione
1, 2 e 3 ottobre 2020 – h. 21
Teatro Bruno Munari via Giovanni Bovio, 5 Milano
Posto unico € 10
Info e prenotazioni: prenotazioni @teatrodelburatto.it – tel. 02.27002476 www.teatrodelburatto.it